Si avvivina sempre più il momento dell'apertura delle iscrizioni del Google Summer of Code 2013, prevista per l'8 Aprile. Un'iniziativa aperta agli studenti di tutto il mondo, in cui Google ricompensa chi partecipa e contribuisce alla crescita di progetti open-source durante i mesi estivi.

Avevo già riportato alcune esperienze di italiani che hanno partecipato lo scorso anno, ma continuo con piacere a pubblicare nuovi racconti che mi sono arrivati nel frattempo.


Andrea Nascetti, trattamento dati satellitari SAR
Il progetto da me presentato, dal titolo "SAR Processing Tools - Geocoding and stereo measurement" riguardava lo sviluppo di una plugin per il trattamento dei dati satellitari SAR ad alta risoluzioni da inserire all'interno del software Opticks.
Volevo innanzi tutto confermare la grandissima soddisfazione nel prendere parte a questa iniziativa. Per me è stata un'esperienza formativa importante che mi ha consentito di entrare direttamente in contatto con i meccanismi di sviluppo open source e di migliorare le mie capacità di programmazione. Inoltre, la sinergia tra il progetto presentato e la tematica inerente la mia tesi di dottorato, mi ha permesso di fare dei significativi passi avanti nella attività di ricerca. Proprio in questo periodo, grazie al lavoro iniziato durante la GSoC e portato avanti con un mio collega, stiamo procedendo alla sottomissione di un articolo sulla rivista scientifica "Computers & Geosciences"
L'unico piccolo consiglio che mi sento di proporle è quello di divulgare maggiormente questa iniziativa tra i vari corsi di laurea specialistica e soprattutto di dottorato, dove a mio avviso c'è un grande potenziale bacino di partecipanti.


Matteo Ceccarello, NASA JPF model checker
I'm Matteo, from University of Padova. My experience has been undoubtedly wonderful! I worked on two projects for the NASA JPF model checker.
My work was, in short, to write an automated checker for the correctness of so-called model classes, that are some kind of stubs of library classes used by the model checker. Moreover, I developed a tool that generates automatically these classes starting from the analysis of the system to be tested. My mentor was extremely helpful and kind. It has been a pleasure to work with her: we wrote emails daily and this gave me the possibility to refine my ideas and find new ones.
The most amazing thing is that from this work came out a publication! You may imagine how excited I was for this unexpected thing! And then they said: "Well, we are going to do a workshop in North Carolina in November, so why don't you come here and present your paper?" :-D That experience was really, really awesome! Having the possibility to meet my mentor and all the other people of the JPF crew has been wonderful.
And yet surprises didn't finish! My work, during the workshop, has been awarded as the "most impacting work on JPF"!


Stefano Candori, Zeitgeist
Mi chiamo Stefano Candori e sono uno studente al 5° anno di Ingegneria Informatica a Bologna. Sono appassionato di free software e partecipo attivamente allo sviluppo software di progetti quali GNOME, Ubuntu o Zeitgeist da ormai 4-5 anni. L'idea di provare il GSOC del 2012 era già da un pò che mi frullava per la testa, ma a convincermi veramente è stato il leader del progetto di Zeitgeist.
Il mio compito è stato di scrivere un'interfaccia grafica per mostrare all'utente tutte le attività effettuare da lui stesso sul suo computer: file aperti/modificati, chats, film visti, mail lette, etc., il tutto appoggiandosi al logger Zeitgeist.
L'esperienza è stata fantastica: poter discutere, progettare, pianificare e implementare un software opensource in una comunità allarga davvero la tua visione e ti crea un bagaglio tecnico a mio parere non indifferente. Certo, l'impegno necessario è molto, ma personalmente sono riuscito a giostrami bene con l'università e gli esami.
Il mio consiglio a chi volesse cimentarsi nell'impresa è di incominciare prestissimo nel contattare progetti o comunità ed incominciare a fare qualche lavoro per loro, in modo da incominciare a conoscere per tempo le persone con cui andrai a lavorare e la codebase, il progetto su cui andrai a mettere le mani.

Alessandro Gnagni, Freifunk mdns plugin
Frequento la facoltà di ingegneria informatica a Roma tre e contemporaneamente lavoro come tecnico/sistemista freelance per pagarmi gli studi. Il Summer of Code è stata la prima vera volta in cui ho potuto lavorare ad un progetto con scadenze, obbiettivi e una motivazione a lavorare duramente in quanto a progetto completato si otteneva una retribuzione.
Frequento la community di Ninux.org e come protocollo di routing utilizziamo olsrd.
L'mdns plugin permette a questo protocollo di propagare in una rete mesh messaggi mdns ma purtroppo nella sua versione iniziale poteva provocare malfunzionamenti nella rete. Avendo diverse idee su come migliorarlo ho fatto una proposta a Freifunk sulle modifiche che era possibile apportare ed è stata accettata.
Questo progetto mi ha permesso di vedere all'opera tecnologie che all'Università vengono solo spiegate in maniera teorica, cosa che secondo me viene molto trascurata nella preparazione di uno studente al mondo del lavoro.
Inoltre il confrontarmi con il mio mentor per ottenere consigli su come portare avanti lo sviluppo, visto la sua maggiore esperienza in materia, mi ha permesso di avere un anteprima su cosa aspettarmi in futuro in ambito lavorativo.
Sono stato tanto entusiasta di questa iniziativa portata avanti da google che quest'anno sto aiutando la mia community nella presentarsi come mentoring organization occupandomi della gestione dell'application.