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Pianificare task affidabili su Google Compute Engine
27 agosto 2015
Molti sistemi richiedono operazioni pianificate, ma riuscire ad eseguirle in modo affidabile in un ambiente distribuito può essere sorprendentemente difficile.
Immaginate di provare a eseguire un servizio cron UNIX standard in una serie di macchine virtuali. Le singole macchine vengono però attivate e disattivate a causa del sistema di autoscaling e partizionamento della rete. Un task importante potrebbe non essere mai eseguito perché l'istanza è stata disattivata diventando non disponibile. In altri casi un compito destinato ad essere eseguito una sola volta potrebbe essere ripetuto da molti server quando il sistema crea nuove istanze.
Utilizzando il
servizio Cron di Google App Engine
per lo scheduling e
Google Cloud Pub/Sub
per la messaggistica, è possibile costruire un programma di pianificazione distribuito in grado di girare su più macchine virtuali. In questo articolo viene spiegato il funzionamento del nostro
sistema di pianificazione dei task per Google Compute Engine
insieme ad un esempio di
codice disponibile su GitHub
.
In questo modello di progettazione, una applicazione App Engine schedula eventi sul servizio di cron. Quando il servizio Cron chiama i gestore di eventi l'applicazione App Engine utilizza Cloud Pub/Sub per ritrasmettere l’evento sulle istanze Compute Engine in esecuzione.
Quando le singole istanze ricevono un messaggio, viene eseguito uno script che corrisponde al Cloud Pub/Sub. Questi script vengono eseguiti in loco proprio come se fossero gestiti dal Cron localmente. In realtà, tramite questo modello di progettazione
è possibile riutilizzare gli script Cron già esistenti
.
Utilizzare Cloud Pub/Sub per la messaggistica distribuita significa avere la possibilità di pianificare un evento per essere eseguito solo su uno dei molti server, o eseguire l'attività su più server contemporaneamente.
Per una spiegazione dettagliata di questo modello di progettazione è disponibile un articolo sulla
creazione di Task Affidabili su Google Compute Engine
, che include un
esempio di implementazione
disponibile su GitHub. Sentitevi liberi di fare richieste di pull o aprire issues direttamente sul repository.
Pubblicato da Preston Holmes, Solutions Architect
Le nuove API Google Cast
20 agosto 2015
Google Cast offre agli sviluppatori la possibilità di sfruttare le capacità dei dispositivi mobili su sistemi video e audio di grandi dimensioni. Dal lancio di Chromecast, il primo dispositivo Google Cast, abbiamo registrato uno strepitoso successo. Sono stati venduti 17 milioni di dispositivi Chromecast e il pulsante Cast è stato premuto 1,5 miliardi di volte, cambiando così il modo di guardare la TV. Negli Stati Uniti, gli utenti Chromecast visualizzano oggi il 66% di contenuti in più al giorno rispetto al momento del lancio, avvenuto nel luglio del 2013. L’attivazione di Chromecast genera un aumento del 45% del tempo di visualizzazione di YouTube.
L’ecosistema Google Cast continua a crescere, con una gamma di nuovi dispositivi di intrattenimento con integrazione Google Cast, da Chromecast ai dispositivi Android TV ad altoparlanti e soundbar.
Ecco nuovi strumenti di sviluppo per app e giochi in grado di far vivere nuove esperienze nell’uso della TV.
API Remote Display di Google Cast (Beta)
Stiamo rendendo più facile per gli sviluppatori per dispositivi mobili portare le app o i giochi più impegnativi dal punto di vista grafico ai ricevitori Google Cast grazie alle API Remote Display di Google Cast per Android e iOS.
Mentre gli utenti hanno a disposizione l’opzione
Trasmetti schermo
, la nuova API Remote Display permette agli sviluppatori di soluzioni mobili di costruire un’esperienza di secondo schermo su misura e integrata, senza richiedere il mirroring esatto dei contenuti dei dispositivi mobili sul dispositivo Google Cast.
Remote Display sarà disponibile per iOS e Android. Le app conterranno la stessa icona Google Cast che permette agli utenti di selezionare un dispositivo. Su Android, è possibile collegare il dispositivo tramite la classe helper
CastRemoteDisplayLocalService
, quindi creare una sottoclasse di
CastPresentation
tramite la quale richiamare
setContentView()
per visualizzare qualsiasi contenuto si desideri (compreso il disegno diretto su una
SurfaceView
!). I contenuti della CastPresentation vengono quindi inviati al dispositivo Google Cast, che li visualizza. Su iOS è possibile utilizzare il kit SDK Google Cast per rilevare i ricevitori e collegarsi a uno di questi; quindi eseguire GCKRemoteDisplayChannel per stabilire una nuova sessione Remote Display. L’app invierà quindi fotogrammi video e audio tramite la sessione. Per permettere l’integrazione di Remote Display con il codice di rendering esistente, sono disponibili adattatori per OpenGL ES e Metal.
Non è necessario scrivere un’app di ricezione, in quanto le API Remote Display sono supportate in modo nativo da tutti i ricevitori Google Cast. È tuttavia necessario registrare un ID App Remote Display tramite
Google Cast SDK Developer Console
.
Guarda Remote Display in azione con Driver® Speedboat Paradise:
API per riproduzione automatica e accodamento
Le API per riproduzione automatica e accodamento consentono agli sviluppatori di creare delle code di contenuti e di avviare il buffering di un secondo video mentre il primo è ancora in fase di riproduzione. In questo modo è possibile creare un’esperienza di riproduzione continua, che, a sua volta, è in grado di aumentare significativamente il periodo di visualizzazione e di incrementare i tempi di visualizzazione di ogni sessione di almeno il 10-20%.
La riproduzione di singoli elementi multimediali su Chromecast è un’operazione che
RemoteMediaPlayer
(o
VideoCastController
di
CastCompanionLibrary
) esegue in modo corretto ormai da diverso tempo. Con questa release, RemoteMediaPlayer viene arricchito da una coda multimediale completa, che permette di accodare diversi elementi
MediaQueueItems
, di passare da un elemento all’altro, di impostare una modalità di ripetizione, di riordinare la coda e di impostare la
riproduzione automatica
per un’esperienza di riproduzione multimediale estremamente fluida. Il valore
MediaStatus
restituito verrà aumentato dalla coda di elementi correnti e dal nuovo valore
OnPreloadStatusUpdatedListener
; questo permetterà di mostrare il successivo contenuto da visualizzare. Il sistema fa sì che tutti i dispositivi connessi mantengano una coda sincronizzata di tutti gli elementi multimediali futuri, aprendo nuove possibilità alla creazione di esperienze multimediali collaborative con Google Cast.
API Game Manager per Google Cast
A partire da novembre, Google Cast è stato arricchito della capacità di trasformare lo schermo della TV in un tavolo da gioco, in un percorso di gara, in una pista da ballo o in un quiz a domande, con la possibilità per diversi utenti di interagire tramite il loro telefono con i contenuti su schermo. Oggi presentiamo la nuova API Game Manager, che semplifica il processo di creazione di giochi multiplayer per gli sviluppatori. Per semplificare la sincronizzazione dello stato del gioco per un numero potenzialmente grande di giocatori, i servizi Google Play 7.5 introducono l’API Cast Game Manager. Questa API, disponibile per Android tramite la classe
GameManagerClient
, per iOS, per Chrome e per i ricevitori, permette di inviare messaggi e cambiamenti di stato a tutti i client collegati e al ricevitore. Tutti i metodi di invio comprendono anche un metodo dotato di uno specifico ID giocatore, che rende possibile a più giocatori la condivisione di un unico dispositivo trasmettitore.
Tutte queste API sono disponibili per Android già da oggi. Gli aggiornamenti SDK per iOS e Chrome saranno disponibili nei prossimi giorni.
Altre informazioni su queste API Google Cast sono disponibili sul
Sito per sviluppatori Google Cast
. Non vediamo l’ora di scoprire le nuove applicazioni create da te e dagli altri sviluppatori per arricchire l’esperienza dei salotti degli utenti.
Pubblicato da Nathan Camarillo e David Allison, Google Cast Product Manager
Sviluppo mobile first in cloud
13 agosto 2015
Gli utenti si muovono verso il mobile first e ancor più verso il mobile only, Google vuole fornire agli sviluppatori le soluzioni per affrontare le nuove sfide sui dispositivi mobile: da servizi completamente gestiti, in cui gli sviluppatori possono concentrarsi esclusivamente sulla user experience ed il front-end delle applicazioni, alle piattaforme IaaS (Infrastructure as a service) che danno agli sviluppatori maggior controllo di cui hanno bisogno nei loro progetti.
Il contesto mobile
Firebase
è un salto innovativo che affronta i limiti dei modelli di programmazione tradizionali anche in un contesto mobile. Il modello
RESTful
di richiesta-risposta ci ha portato molto lontano, soprattutto sul web. Ma considerando il contesto d'uso mobile: la connessione di rete può essere intermittente o inesistente, soprattutto nei paesi in via di sviluppo ma anche nelle regioni sviluppate nei momenti in cui gli utenti scendono in metropolitana, attivano la modalità aereo o nelle aree con connettività di rete instabile. Costruire un'esperienza utente pensando a soluzioni di continuità anche in queste condizioni può essere impegnativo e dispendioso, nonostante gli utenti si aspettino applicazioni che funzionino correttamente anche offline.
Seamless Offline Capability
Durante il Google I/O, Firebase ha annunciato il supporto nativo per l'
utilizzo offline
su
iOS
e
Android
. Firebase gestisce la persistenza dei dati esclusivamente per conto del committente, archiviando automaticamente i dati sul dispositivo quando la rete non è disponibile. Quando la connettività viene ripristinata, Firebase sincronizza automaticamente i dati in cloud. In contrasto con il modello RESTful dove attualmente uno sviluppatore crea esperienze senza soluzione di continuità, ad esempio inviando una richieste al server alla cieca, controllando tramite timeout o codici di errore se qualcosa è andato storto e creando così un meccanismo a tentativi come ad esempio il polling.
A questo si aggiunge la prospettiva di dover tenere i dati delle applicazioni sincronizzati su diversi client come browser web mobile, browser desktop, Android e iOS aumentando la complessità di sviluppo. Firebase si occupa della sincronizzazione dei dati tra dispositivi a prescindere dallo stato di connessione.
Realtime
Oltre al caso d'uso offline, gli utenti oggi si aspettano un’esperienza veloce e risposte istantanee dalle applicazioni. Che si tratti di condividere il percorso in auto su una mappa, post sui social che appaiono istantaneamente o collaborazioni real-time su documenti Google, il tempo reale sta diventando una parte importante dell’esperienza utente.
Fin dall'inizio, Firebase è stato pioniere di un approccio orientato alla sincronizzazione in tempo reale delle applicazioni mobile. I dati delle applicazioni vengono sincronizzati sul cloud e trasferiti ai dispositivi client in tempo reale senza alcuno sforzo da parte dello sviluppatore. Gli utenti sono avvisati immediatamente delle modifiche in modo che possano interagire.
Infrastruttura & Computazione
Infine, per gli sviluppatori mobile che desiderano gestire o migrare il loro back-end esistenti, Cloud Platform offre una gamma di opzioni per potenziare le tue applicazioni con codice personalizzato su
App Engine
,
Manage VMs
e
Compute Engine
. Queste piattaforme sono una ottima scelta per lanciare lunge esecuzioni, eseguire analisi o per scrivere logiche di business personalizzate.
Google Cloud Platform garantisce che gli sviluppatori mobile e il contesto attorno all'utilizzo del mobile sia argomento tenuto sempre in alta considerazione. Ma non accontentatevi della nostra parola, leggete come
Rovio
ha adeguato il proprio backend di Angry Birds, come
Feedly
adatta il contenuto per la lettura mobile o come
Citrix
affronta la collaborazione remota nell'azienda.
Inizia subito ad utilizzare Firebase
o la
Cloud Platform
e assumi un ruolo chiave nella costruzione della prossima generazione di grandi esperienze mobile.
Pubblicato da Andy Tzou, Product Marketing Manager, Google Cloud Platform
Maggiori capacità su Google Play per aziende di successo
6 agosto 2015
Con oltre 50 miliardi di installazioni di app da parte di utenti in 190 paesi nell’ultimo anno, Google Play continua la sua crescita vertiginosa grazie a sviluppatori capaci di creare esperienze stupefacenti. Google Play viene oggi utilizzato da più di un miliardo di utenti ogni mese.
A febbraio abbiamo
reso noto
di aver pagato oltre 7 miliardi di dollari agli sviluppatori nell’anno precedente. Durante il Google I/O abbiamo presentato nuovi e potenti strumenti per aiutare gli sviluppatori ad accrescere la propria attività, migliorare il processo decisionale sulla base di informazioni più intelligenti e coinvolgere il proprio bacino di utenti con contenuti più pertinenti.
Acquisizione di utenti tramite la Console per gli sviluppatori
Dopo aver creato una straordinaria app, l’importante fase successiva consiste nel trovare i modi migliori per promuoverla e sviluppare un bacino di utenti fedele. Uno dei modi migliori è costituito dagli annunci pubblicitari delle app. Nei prossimi mesi gli sviluppatori potranno impostare per la prima volta, in modo semplice e veloce, delle campagne pubblicitarie direttamente tramite la Console per gli sviluppatori di Google Play.
Per farlo, è sufficiente impostare un budget totale e il prezzo che si desidera pagare per ogni utente; Google si occuperà della promozione in scala dell’app attraverso le sue reti, tra cui Google Search, AdMob, YouTube e gli annunci pubblicitari di ricerca veicolati su Google Play. Grazie a questa nuova funzione, gli sviluppatori potranno trovare i clienti più interessati a installare la loro app.
Informazioni preziose grazie all’Acquisition and Conversion Funnel
Tutti gli sviluppatori, che paghino per acquisire utenti o meno, vogliono sapere da dove provengono i loro utenti. Grazie alla Console per gli sviluppatori, potrai accedere presto a un’istantanea di quanti utenti visitano il tuo elenco di app sul nostro store, di quanti installano le tue app e di quanti effettuano degli acquisti. In questo modo, attraverso il traffico organico e pagato, sarà possibile capire da dove provengono gli utenti più importanti e comprendere meglio su quali punti focalizzare le proprie energie.
Ottimizzazione del tuo elenco di app su Google Play grazie agli esperimenti
L’elenco di app su Google Play è estremamente importante, in quanto è spesso il primo contatto degli utenti con un’app. Stiamo rendendo più semplice l’ottimizzazione di questa pagina grazie al supporto dei test A/B. È ora possibile effettuare degli esperimenti con diverse versioni di testo e grafica per vedere quali funzionano meglio nel trasformare le visite in installazioni su Google Play. Nel nostro programma pilota uno sviluppatore come Kongregate ha registrato un aumento a due cifre del suo tasso di installazioni.
Verifica automatica delle app su dispositivi reali grazie a Cloud Test Lab
Per via della grande varietà di fattori di forma Android sul mercato, la verifica della app su dispositivi reali è una fase fondamentale per garantire un’esperienza positiva agli utenti di tutti i dispositivi. Tuttavia, lo sviluppatore non può avere accesso a tutte le tipologie di dispositivo degli utenti. Per questo motivo stiamo integrando nella Console per gli sviluppatori il nuovo
Cloud Test Lab
, che permetterà di verificare automaticamente la propria app su centinaia di dispositivi Android fisici comunemente utilizzati. Poiché questo programma pilota verrà sviluppato gradualmente, ogni commento al riguardo è gradito.
Per ogni APK in upload sul canale alpha o beta, Google Play effettuerà una verifica completamente automatizzata sui dispositivi fisici, a seconda dei criteri di destinazione della app, e realizzerà un rapporto con un’analisi dettagliata dei problemi, comprensiva di screenshot e log. Google Cloud Test Lab sarà disponibile per tutti gli sviluppatori più avanti nel corso dell’anno; è ora possibile
iscriversi e richiedere di testare il sistema
all’interno della Console per gli sviluppatori.
Player Analytics permette di creare aziende di giochi basate sui dati
Negli ultimi sei mesi, Google Play Games è stata utilizzata da oltre 180 milioni di nuovi utenti e continua a essere storicamente la piattaforma di gioco mobile dai più elevati livelli di crescita.
Nei prossimi mesi aggiungeremo a
Player Analytics
nuovi rapporti, segmentazioni dei giocatori, unità di misura per i giochi e tipi di eventi che consentiranno una gestione ancora migliore per chi investe nei giochi. Stiamo inoltre migliorando i nostri strumenti per le operazioni live, che, tramite l’aggiornamento dinamico dei contenuti, renderanno possibile la creazione di giochi più vivi e coinvolgenti, modalità di gioco più rispondenti alle diverse necessità dei giocatori ed esperienze utente più divertenti e personalizzate. Poiché le opportunità di successo nel campo dei giochi in mobilità continuano a crescere, continuiamo anche noi a sviluppare i nostri strumenti per aiutare gli sviluppatori a soddisfare le elevate aspettative dei giocatori.
Alla ricerca di grandi app: pagine per gli sviluppatori e risultati delle ricerche
La capacità di app e giochi di essere trovati su Google Play è in continua evoluzione; lo scopo è quello di aumentare il livello di coinvolgimento. È possibile creare una homepage unica su Google Play per promuovere il proprio catalogo di app. La pagina personale dello sviluppatore permette di caricare immagini, spiegare di cosa si occupa la propria azienda e mettere in evidenza una app speciale. In questo modo è possibile disporre di una destinazione unica per promuovere tutte le proprie app su Google Play.
Stiamo inoltre migliorando l’esperienza di ricerca per gli utenti che hanno interessi di tipo generale (ad esempio lo “shopping”).
Il focus è sull’organizzazione dei risultati in un modo intuitivo che permetta agli utenti di restringere la ricerca: raggruppando le app per lo shopping ad esempio in app con coupon o app per l’abbigliamento ecc. In questo modo gli utenti potranno vedere meglio i tipi di app più adatti alle loro necessità e allo stesso tempo aumentare la probabilità di scoprire app nuove e innovative in fase di sviluppo.
Contenuti per famiglie in Google Play
Da
qualche settimana
, stiamo semplificando la ricerca di contenuti per famiglie su Google Play tramite nuove funzioni. Sulle homepage App e giochi e Film e TV, gli utenti hanno ora a disposizione il collegamento “Famiglia”, che permette di visualizzare una serie di opzioni a seconda dei gruppi di età. In Google Play Libri, è possibile selezionare la sezione “Libri per bambini”. Queste pagine permettono di vedere i contenuti divisi per fasce di età e di scegliere quelli più adatti alla propria famiglia. Gli sviluppatori hanno la possibilità di iscrivere le proprie app al programma Designed for Families e se queste corrispondono ai requisiti verranno incluse nella nuova sezione Famiglie, che permetterà ai genitori di trovare facilmente app e giochi idonei, affidabili e di alta qualità. Scopri altre informazioni sull’
iscrizione al programma Designed for Families
.
Nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, tieni d’occhio
developer.android.com/distribute
: aggiungeremo video e altre informazioni su queste e altre funzioni.
Pubblicato da Ellie Powers, Product Manager, Google Play
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