Local blog for Italian speaking developers
Creazione di codici promozionali per le app e i prodotti in-app nella Console per gli sviluppatori di Google Play
24 febbraio 2016
Nel corso degli ultimi sei mesi, nella Console per gli sviluppatori di Google Play sono stati aggiunti diversi nuovi strumenti per aiutarti a migliorare app e giochi in Google Play. Le nostre funzionalità di
beta testing ottimizzate
consentono agli sviluppatori di raccogliere più feedback e risolvere problemi. La funzione
Store Listing Experiments
consente di eseguire testing A/B sulla scheda dell’app in Play Store. La funzione
Universal App Campaigns
(in italiano diventa Campagna per app universale) e il rapporto sulle prestazioni di
Acquisizione dell’utente
consentono di promuove la diffusione della propria app e di capire meglio il proprio marketing.
A partire da oggi è possibile generare e distribuire
codici promozionali
per utenti nuovi ed esistenti di Google Play per incentivarne il coinvolgimento. Tramite la scheda Promozioni nella Console per gli sviluppatori, è possibile impostare i codici promozionali per le app, i giochi e i prodotti in-app da distribuire nelle campagne di marketing (con un massimo di 500 codici per app al trimestre). Puoi prendere in considerazione l’idea di usare i codici promozionali per premiare gli utenti fedeli e attirare nuovi clienti.
Come utilizzare i codici promozionali
Scegli la tua app nella Console per gli sviluppatori.
Nella scheda Promozioni scegli
Aggiungi nuova promozione.
Leggi e accetta i Termini e condizioni d’uso se è la prima promozione che attivi.
Scegli tra le
opzioni disponibili
, quindi genera e scarica i codici promozionali.
Distribuisci i codici promozionali tramite i tuoi canali di marketing come i social network, l’email, il Web, i beta tester dell’app o all’interno stesso dell’app o del gioco.
Gli utenti possono utilizzare i codici promozionali in vari modi, tra cui:
Da Google Play, tramite l’opzione di menu Utilizza.
Dall’app. L’utente viene indirizzato verso il percorso del checkout di Google Play prima di essere reindirizzato all’app.
Seguendo un collegamento incorporato nel codice promozionale (vedi suggerimenti di seguito).
Per ulteriori informazioni sull’esecuzione di una promozione per le app o i giochi, consulta
questo articolo nel Centro assistenza per gli sviluppatori di Google Play
.
Suggerimenti per trarre il massimo vantaggio dai codici promozionali
Alcuni consigli da tenere a mente per il successo di una promozione:
Esiste un limite di 500 codici promozionali per app al trimestre.
Puoi incorporare il codice in un URL in modo tale che gli utenti non debbano inserirlo manualmente (ad esempio se si inviano i codici in un’email). Puoi utilizzare l’URL: https://play.google.com/store?code={CODE} (dove {CODE} è un codice promozionale generato).
Per utilizzare i codici promozionali per i prodotti in-app è opportuno
implementare le Promozioni in-app
all’interno della propria app. Ricordiamo che i codici promozionali non possono essere utilizzati per gli aggiornamenti.
Leggi e accetta i
Termini e condizioni d’uso dei codici promozionali
.
Ci auguriamo che tu possa trovare modi interessanti per utilizzare i codici promozionali per acquisire nuovi utenti e coinvolgere sempre di più i tuoi fan esistenti. Per ulteriori informazioni sui vari strumenti disponibili e le best practice utilizzabili per promuovere la propria attività su Google Play, puoi scaricare il nostro nuovo playbook per gli sviluppatori intitolato
“The Secrets to App Success on Google Play”
.
Doze in Android 6.0 Marshmallow: come è stato usato da Twitter per migliorare le prestazioni delle notifiche
15 febbraio 2016
In ottobre abbiamo pubblicato un
post del blog
sull’integrazione tra Google Cloud Messaging (GCM) e Doze in Android 6.0 Marshmallow che consente di offrire all’utente miglioramenti in termini di prestazioni e usabilità. In questo scenario, i messaggi con priorità normale permettono al dispositivo di restare in modalità Doze, mentre quelli con priorità alta riattivano dispositivo interrompendone il “sonnellino”. Per dare un ottimo esempio di questa funzionalità e delle best practice in Android, abbiamo parlato con il team tecnico di Twitter.
Twitter ha condotto ricerche approfondite sul tipo di messaggi che devono avere una priorità alta dal momento che questo tipo di priorità può riattivare il dispositivo interrompendo la modalità Doze. Per soddisfare le proprie esigenze specifiche, per Twitter era importante che la trasmissione dei messaggi diretti avesse una priorità alta, mentre le menzioni avrebbero avuto una priorità normale.
Luke Millar, Android Engineering Manager presso Twitter, ha spiegato che “grazie ad Android M abbiamo la possibilità di essere più eco-consapevoli in termini di risparmio energetico. Questa funzione ci consente di specificare il tipo di notifiche che riattivano un dispositivo in modalità Doze e quelle che non interrompono questa sospensione. In genere indichiamo a GCM di attendere e di non trasmettere le notifiche push fino alla riattivazione successiva del telefono dell’utente. Tuttavia, gli utenti si aspettano di ricevere alcune notifiche push immediatamente, come le notifiche per i messaggi diretti, perciò le abbiamo impostate come notifiche con priorità alta. È bello essere in grado di specificare quando e come arriveranno ai nostri utenti queste notifiche.”
Per testare Doze, i tecnici di Twitter hanno seguito la procedura
descritta
sul sito Android Developers. La procedura spiega come utilizzare i comandi adb per simulare la modalità Doze su un dispositivo fisico o virtuale. Grazie a questo metodo, Twitter è stata in grado di verificare con successo in che modo avrebbero funzionato le sue priorità di messaggistica in un ambiente del mondo reale.
Un’altra best practice utilizzata da Twitter è stata la trasmissione di payload di dimensioni maggiori, come per l’invio di
Highlight di Twitter
. In questo caso si è scelto di trasmettere i metadati nella notifica, che è stata quindi utilizzata per sincronizzare l’applicazione al fine di ottenere gli Highlight richiesti. In altre parole, i contenuti degli Highlight non sono stati trasmessi in una notifica; è stato invece attivato un meccanismo di sincronizzazione per aggiornare i contenuti dell’app.
Per ulteriori informazioni sull’uso di GCM con le app in ambienti in standby segnaliamo questa
documentazione
.
Ulteriori informazioni su Google Cloud Messaging e sul relativo utilizzo per le notifiche nelle applicazioni Android, iOS e Web sono reperibili sul sito Google Developers
qui
.
Preparati per Javascript “Promises” con Google e Udacity
12 febbraio 2016
L’uso di richieste “asincrone” comuni mette gli sviluppatori Web front-end davanti a una serie di sfide. Tali richieste, come il recupero di un URL o la lettura di un file, spesso comportano la compilazione di codice complesso, in particolare quando si eseguono più azioni in sequenza. Cosa possiamo fare allora per facilitare il lavoro degli sviluppatori?
Javascript
Promises
è un nuovo strumento che semplifica il codice asincrono, convertendo un groviglio di callback e di gestori eventi in un codice semplice e lineare come:
fetch(url).then(decodeJSON).then(addToPage)...
“Promises” viene utilizzato in molti nuovi standard Web, compresi
Service Worker
,
API Fetch
,
Quota Management
,
Font Load Events
,
Web MIDI
e
Streams
.
Abbiamo da qualche settimana creato un corso online su
Promises
, realizzato in collaborazione con Udacity. Questo breve corso, che si può completare in circa un giorno, offre una guida alla creazione di un’app “Exoplanet Explorer” che legge e visualizza i dati dinamici servendosi di Promises. Grazie al corso imparerai anche a utilizzare l’API Fetch e scoprirai come dire finalmente addio alla XMLHttpRequest!
Questo breve corso è un prerequisito per gran parte del programma
Senior Web Developer Nanodegree
. Indipendentemente dal fatto di frequentare il programma Nanodegree a pagamento o di partecipare al corso gratuitamente, non pensi sia utile scoprire un nuovo metodo per semplificare il codice e renderlo più affidabile?
Mobile Bootcamp parte: come monetizzare le app in modo efficace
8 febbraio 2016
Gli utenti continuano a passare da una piattaforma e uno schermo all’altro e viceversa. Oggi, più della metà delle query sulla nostra piattaforma proviene dai dispositivi mobili, sia attraverso browser web mobili che app. Il raggiungimento dell’equilibrio tra la monetizzazione dell’app e l’offerta di una buona esperienza utente resta una questione complessa, ma essenziale.
Ieri ci siamo concentrati sui metodi per creare app di alta qualità per gli utenti. Continua a seguirci oggi per leggere i suggerimenti di Mark Wolly, Head of Mobile Publisher Solutions presso Google, che ci spiega come favorire la monetizzazione delle app e trovare il giusto equilibrio tra una monetizzazione efficace e una buona esperienza utente.
Creazione di annunci pubblicitari nel rispetto dell’esperienza utente: gli annunci abilmente inseriti consentono di generare ricavi interessanti senza sacrificare l’esperienza utente. Occorre esaminare il flusso del coinvolgimento degli utenti nell’ambito dell’app per inserire gli annunci pubblicitari in punti che non risultino fastidiosi, come quelli di transizione durante la lettura dell’app. Si possono pertanto fare degli esperimenti con la frequenza e i punti di inserimento degli annunci per assicurarsi di offrire la giusta esperienza nel giusto contesto per l’utente. Si deve tuttavia evitare di interporli tra il contenuto interattivo dell’app e i pulsanti di navigazione/dei menu.
Scelta dei formati pubblicitari migliori per la struttura del contenuto dell’app: viste le dimensioni limitate dello schermo è facile che gli utenti vengano distratti dagli annunci, in particolare quando non corrispondono all’aspetto dell’app.
È opportuno cercare di utilizzare
annunci nativi
per creare uniformità tra l’aspetto del contenuto e degli annunci. Gli annunci nativi, formattati per adeguarsi al contenuto e alla struttura visiva delle app mobili, hanno maggiori probabilità di essere visualizzati e selezionati dagli utenti.
eBay
recentemente ha iniziato a utilizzare i nostri annunci nativi su DoubleClick e ha registrato un aumento di 3,6 volte del coinvolgimento medio degli annunci, raggiungendo percentuali di clic fino al 5% per alcune delle campagne.
Secondo Mark Wolly gli “annunci nativi offrono un’opportunità di ripensare l’approccio per la creazione di inserzioni mobili e di formati creativi della massima qualità. Molti editori hanno già realizzato formati personalizzati per le vendite dirette, ma non hanno ancora esteso la loro portata inserzionistica offrendoli tramite canali programmatici.”
Creazione di una strategia programmatica diretta personale: offrendo l’accesso ai formati creativi di alta qualità di ottimi inserzionisti, la strategia programmatica diretta consente alle app di attingere a nuovi budget pubblicitari e agevola le attività relative all’inserimento degli annunci. Come spiega Mark Wolly, “Molti editori hanno creato formati mobili personalizzati straordinari in grado di stimolare elevati CPM da ottimi inserzionisti. Possono estendere in maniera massiccia la loro portata inserzionistica, mantenendo al contempo gli stessi CPM e lo stesso controllo, offrendo questi formati a nuovi inserzionisti tramite i canali programmatici”.
Si sta verificando un sostanziale mutamento di direzione nell’uso dei dispositivi mobili da parte dei consumatori e di conseguenza è indiscutibile che le app svolgono un ruolo essenziale nell’esperienza mobile dei consumatori. Nell’era in cui il numero di utenti di dispositivi desktop è cresciuto dell’1%, il numero di utenti di dispositivi mobili ha registrato un incredibile aumento del 41%
1
.
Concentrandosi su metodi per aumentare la rintracciabilità delle app, capire il coinvolgimento degli utenti, ottimizzare la qualità delle app e realizzarne efficacemente la monetizzazione, la nostra iniziativa mobile bootcamp illustra i passaggi chiave per migliorare le offerte degli sviluppatori di app mobili in tempo per la frenesia “mobile” delle festività.
Mobile Bootcamp Parte: riflettori puntati sulla qualità
5 febbraio 2016
Avete probabilmente già letto i nostri consigli per incrementare il numero di utenti che utilizzano la vostra app e per garantirne il coinvolgimento nel tempo. Ma esistono anche degli aspetti tecnici che possono determinare il successo o il fallimento di un’app. La velocità, ad esempio, è essenziale:
gli utenti si aspettano che le app rispondano in meno di un secondo
.
Ieri
abbiamo offerto dei consigli per attirare, coinvolgere e fidelizzare gli utenti. Continuate a seguirci oggi per leggere i suggerimenti di Dev Gogate, Mobile Solutions Consulting Manager presso Google, che ci spiega come offrire agli utenti un’app di alta qualità.
Più le dimensioni dell’app sono ridotte e meglio è
: gli utenti dispongono risorse limitate in quanto a larghezza di banda e spazio di archiviazione dati, perciò un’app di grandi dimensioni corre il rischio di non venire installata. I negozi di app impongono limiti di dimensioni e in caso di connessione cellulare trasmettono solo app al di sotto di una determinata soglia; Google ha un limite di 50 MB per ogni APK (ma consente file fino a 2 GB per i dati di supporto), mentre
Apple limita le dimensioni delle app a 100 MB
. Lo strumento
ProGuard
può essere utilizzato per ottimizzare il codice Android e consentire il
Resource Shrinking
per rimuovere risorse inutilizzate e non necessarie dalle librerie delle dipendenze.
App Thinning
offre una soluzione simile per la riduzione delle dimensioni delle app in iOS.
Compilazione di app che utilizzano le risorse del dispositivo in modo ottimale
: compilare le app senza tener conto del modo in cui il display interagisce con i componenti hardware può esaurire risorse preziose, quali la durata della batteria. Secondo Dev Gogate: “le prestazioni delle app sono cruciali! Un’app progettata in modo errato può influire drasticamente e negativamente sulla percezione che l’utente ha della sua usabilità e porterà sicuramente alla sua disinstallazione.” Dev consiglia dunque di compilare un elenco di parametri rispetto ai quali l’app deve performare e di eseguire dei test. Questo
canale delle prestazioni per Android
di YouTube e la
Google+ community
offrono ottimi suggerimenti per creare app dalle ottime prestazioni.
Verifica del funzionamento dell’app su vari dispositivi
: la mancata individuazione di un bug o di un arresto anomalo che interessa solo alcuni dispositivi genera rapidamente commenti stizziti dei clienti e valutazioni basse. Dev Gogate consiglia di utilizzare
Cloud Test Lab
per testare contemporaneamente l’app sulla quasi totalità delle marche e dei modelli di dispositivi Android e tra più lingue, orientamenti degli schermi e versioni di API Android. Il suo suggerimento da esperto: anche se non avete scritto alcun test di strumentazione per l’app, potete usare i test
Robo
per mettere alla prova l’app simulando le azioni degli utenti.
Uso del
testing A/B
per ottenere gli effettivi commenti degli utenti
: il “dogfooding” (uso preliminare dell’app in condizioni reali da parte dei dipendenti della società che la produce) consente di ottenere in anticipo i dettagli relativi al modo in gli utenti interagiscono con l’app e informazioni su come l’app si comporta al di là dei test di laboratorio. Il Beta testing, d’altro canto, raccoglie il feedback di un pubblico entusiasta. Dal momento che questo testing è rivolto al cliente, accertatevi che il processo sia semplice per garantire un’alta partecipazione. Entrambi i test danno la possibilità di ricevere i commenti degli utenti con largo anticipo rispetto al rilascio definitivo dell’app.
Avvio delle versioni della nuova app in fasi e sotto stretto monitoraggio
: non bisogna sottovalutare il numero di utenti che potrebbero adottare una nuova versione dell’app e i rispettivi livelli d’uso. Dev Gogate consiglia di ricorrere a delle
distribuzioni in fasi
, che consentono di sottoporre a beta testing diverse versioni delle app e di rilasciare gradualmente gli aggiornamenti dell’app presso un gruppo di utenti prescelto. Il
Cloud Test Lab
offre l’accesso a dispositivi virtuali che consentono di ottenere rapidamente il feedback in corso di sviluppo, nonché l’accesso a dispositivi fisici che definiscono con precisione eventuali problemi riscontrati sugli effettivi dispositivi fisici.
La creazione di un’app di alta qualità è essenziale per la costruzione e la fidelizzazione di una base di utenti leale. Seguite i consigli di Dev Gogate per ottimizzare la qualità della vostra app e non mancate al nostro post di domani sui metodi per realizzare efficacemente la monetizzazione.
Google RISE Awards, iscrizioni fino al 19 Febbraio
4 febbraio 2016
Avevamo già
annunciato
i
Google RISE Awards
, un concorso per organizzazioni no profit che promuovono opportunità di formazione in ambito informatico seguendo il curriculum
STEM
e CS.
Tra i criteri necessari ad accedere ai
finanziamenti tra i $10000 e i $25000
per le attività proposte, la necessità di essere registrati in uno dei paesi coperti dall'iniziativa, proporre idee che raggiungano bambini fino ai 12 anni, studenti pre-universitari e con un focus particolare sulle ragazze e tutte le minoranze storicamente poco rappresentate nel campo. Anche la scalabilità e la possibilità di monitorare l'impatto sul territorio saranno elementi di valutazione, assieme agli altri elencati
nelle guidelines
.
Sarà possibile
iscriversi
ai Google RISE Awards
fino al 19 Febbraio
. Maggiori informazioni su
Google for Education
.
Il successo su Android dello sviluppatore di app di musica DJiT, che offre esperienze di qualità
1 febbraio 2016
DJiT
è l'azienda parigina che ha realizzato
edjing
, una delle app per DJ più scaricate al mondo; conta infatti più di 60 milioni di download e vanta una presenza in 182 paesi. Dopo il lancio su Android, la piattaforma è diventata la più importante fonte di crescita aziendale. Ha infatti generato il 50% delle entrate totali e più del 70% dei nuovi download effettuati dagli utenti Android.
Jean-Baptiste Hironde, CEO e cofondatore, Séverine Payet, Marketing Manager e Damien Delépine, Android Software Engineer, raccontano come DJiT ha migliorato la latenza sul nuovo sistema operativo Android Marshmallow e utilizzato al meglio altre funzioni di Android e Google Play per creare app di qualità superiore.
Scoprite nel dettaglio come
realizzare fantastiche app audio
e come
avere successo su Google Play
.
Scritto da Lily Sheringham, team di Google Play
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