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Google Apps Script: tracking dei componenti aggiuntivi con Google Analytics
8 aprile 2016
Google Apps Script facilita la creazione e la pubblicazione di componenti aggiuntivi per Fogli, Documenti e Moduli Google. Ormai sono disponibili centinaia di componenti aggiuntivi e molti di essi interessano centinaia di migliaia di utenti. Google Analytics è uno dei migliori strumenti per scoprire cosa attira l’attenzione di questi utenti e cosa occorre migliorare per rendere ancora più apprezzato un componente aggiuntivo.
Cookie e identificazione dell’utente
I componenti aggiuntivi vengono eseguiti all’interno di Fogli, Documenti e Moduli Google dove possono mostrare il contenuto in finestre di dialogo o barre laterali. Queste interfacce personalizzate usufruiscono dell’HTML service Apps Script, che offre HTML, CSS e JS lato client con alcuni limiti.
Tra questi limiti vi è l’utilizzo di cookie non persistenti. Il cookie di Google Analytics verrà ricreato ogni volta che un utente riapre la finestra di dialogo o la barra laterale e ogni volta con un nuovo ID client. Pertanto, Analytics vedrà ogni nuova sessione come se fosse avviata da un nuovo utente, per cui il numero di sessioni e il numero di utenti dovrebbero essere molto simili.
Fortunatamente è possibile utilizzare
localStorage per memorizzare l’ID client
, un metodo migliore per preservare i dati dell’utente al posto dei cookie. Dopo questa modifica le metriche utente saranno molto più precise.
I componenti aggiuntivi possono essere eseguiti anche tramite trigger, l’attivazione di codice a intervalli ricorrenti o quando un utente effettua un’azione come l’apertura di un documento o la creazione di una risposta a un Modulo Google. In questi casi non vi sono finestre di dialogo o barre laterali, per cui è opportuno usare il
Protocollo di misura di Google Analytics
(vedi le
policy
sull’uso di questo servizio) per inviare i dati di interazione degli utenti direttamente ai server di Google Analytics tramite
UrlFetch service
in Google Apps Script.
In questo caso è necessario anche un ID client, perciò consiglio di usare
User properties service
di Apps Script. La maggior parte degli esempi sul Web mostrano come generare un ID client univoco per ciascuna chiamata ad Analytics, ma questo non offre un conteggio utenti accurato.
È inoltre possibile inviare al server l’ID client generato sul lato client al fine di utilizzare lo stesso ID client per entrambe le chiamate client e server ad Analytics. Tuttavia in questa fase è più opportuno fare affidamento sull’
ID utente
opzionale in Google Analytics. Benché l’ID client rappresenti un client/dispositivo, l’ID utente è univoco per ciascun utente e può essere facilmente usato nei componenti aggiuntivi mentre viene eseguita l’autenticazione degli utenti. È possibile generare un ID utente sul lato server, memorizzarlo tra le proprietà utente e riutilizzarlo per ogni chiamata ad Analytics (sia sul lato client che server).
Dimensioni e metriche personalizzate
Nei componenti aggiuntivi, in genere ci affidiamo al tracking degli eventi e non alle visualizzazioni pagina. È possibile aggiungere diversi parametri a ciascun evento grazie a
categorie, azioni, etichette e valore
, ma è anche possibile aggiungere altre informazioni mediante
dimensioni e metriche personalizzate
.
Ad esempio, il componente aggiuntivo
Yet Another Mail Merge
è utilizzato prevalentemente per inviare email e abbiamo aggiunto numerose dimensioni per capire meglio come viene impiegato. Per ciascuna nuova campagna (gruppo di email inviate), registriamo i dati collegati all’utente (ad esempio utente pagante o non pagante, utente di gmail.com o di Google for Work/EDU) e i dati collegati alla campagna (ad esempio dimensioni dell’email, tracking dell’email attivato o meno). Successivamente è possibile riutilizzare queste dimensioni personalizzate all’interno di rapporti e dashboard personalizzati.
Una volta che si inizia a sfruttare tutte queste funzionalità si possono ottenere dati particolarmente utili. Fino a ottobre 2015, Yet Another Mail Merge consentiva di inviare gratuitamente un massimo di 100 email al giorno. Tuttavia con Analytics abbiamo scoperto che gran parte di coloro che inviano più di 50 email in una campagna stavano effettivamente inviando 100 email, ossia il totale gratuito disponibile, ma non siamo riusciti a motivarli a passare a un piano a pagamento.
Grazie a queste informazioni abbiamo ridotto questo piano gratuito a 50 email al giorno e contemporaneamente abbiamo introdotto un programma di referral che offre agli utenti una quota gratuita più elevata (continuano a non pagare ma invitano altri utenti e questo lo rende interessante per noi). Con questa modifica siamo riusciti a migliorare notevolmente i nostri ricavi e ad accrescere il numero dei nostri utenti.
Naturalmente usiamo Google Analytics anche per tener traccia dell’efficienza del nostro programma di referral.
Per aiutarti a ottenere informazioni sempre più utili sui componenti aggiuntivi abbiamo incluso di seguito alcune pagine pertinenti tratte dalla nostra documentazione sugli strumenti descritti in questo post. Ci auguriamo che queste informazioni ti consentano di migliorare sempre di più le tue app!
Google Analytics: Uso di localStorage per memorizzare l’ID client
Google Analytics: Protocollo di misura
Apps Script: Servizio UrlFetch
Apps Script: Servizio Properties
Google Analytics: ID utente
Google Analytics: Informazioni sul tracking degli eventi
Google Analytics: Dimensioni e metriche personalizzate
Pubblicato da Romain Vialard,
Google Developer Expert
e sviluppatore di
Yet Another Mail Merge
, un componente aggiuntivo di Fogli Google.
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