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Chrome 51 Beta: API Credential Management e riduzione dei consumi per il rendering offscreen
11 maggio 2016
Salvo diversa indicazione, le modifiche descritte di seguito riguardano la versione più recente disponibile tramite il canale
Beta
di Chrome per Android, Chrome OS, Linux, Mac e Windows.
API Credential Management
Molti siti consentono ai propri utenti di effettuare l’accesso per ricevere contenuti personalizzati. Oggi questo significa ricordare e digitare le credenziali, riducendo di conseguenza la sicurezza dell’account quando gli utenti riutilizzano le password su più siti. I browser odierni dispongono di strumenti di gestione delle credenziali che ricordano e compilano automaticamente le password salvate, ma tali strumenti non sono in grado di tener conto dei flussi di accesso personalizzati o di ricordare le preferenze di
identità federativa
.
L’ultima versione di Chrome ora supporta le
API Credential Management
, consentendo ai siti di
interagire con lo strumento di gestione credenziali del browser
per migliorare l’esperienza di accesso per gli utenti. L’API consente agli utenti di effettuare l’accesso con un tocco e di accedere di nuovo automaticamente al rientro nel sito.
Accesso con un tocco usando le API Credential Management
Riduzione dei consumi per il rendering offscreen
I siti Web moderni generalmente integrano contenuti multiorigine come video, widget social e annunci pubblicitari. Incorporando queste risorse i siti possono offrire esperienze convincenti a livello dei contenuti, ma creare anche un sovraccarico tale da riempire la pagina di elementi superflui in modi non controllabili dal sito che inserisce tali risorse. La versione più recente di Chrome
non esegue più la pipeline di rendering
né i callback
requestAnimationFrame()
per i frame multiorigine che sono offscreen. In questo modo si elimina lavoro inutile e si
riducono i consumi fino al 30%
su vari siti mobili molto seguiti senza ripercussioni sull’esperienza utente.
Altre funzionalità in questa versione
L’
API Intersection Observer
consente ai siti di
rilevare intersezioni di elementi
come un evento asincrono, eliminando la necessità di un costoso monitoraggio dei documenti.
La versione più recente di Chrome supporta
listener di eventi passivi
, che consentono ai siti di eseguire JavaScript in risposta all’input tramite tocco e rotella del mouse senza bloccare lo scorrimento.
I blob vengono ora
creati e trasferiti al browser in modo asincrono
, consentendo lo spostamento dei file di dati di grandi dimensioni senza ingombrare inutilmente la pagina.
L’attributo del cookie
SameSite
consente ai siti di limitare i cookie a richieste provenienti dallo stesso dominio.
Il supporto per la
crittografia AES_256_GCM su TLS
migliora la sicurezza sui server che scelgono la crittografia per dimensioni chiave, laddove veniva usata la crittografia di legacy a 256 bit rispetto a codici più sicuri ma più piccoli.
Array.prototype.values()
agevola l’iterazione sugli elementi di un array.
La
proprietà name della funzione
adesso è in grado di dedurre nomi utili per le proprietà e i metodi con nomi di proprietà calcolati,
facilitando le operazioni di debug con etichette e messaggi di errore più chiari
.
Gli iteratori che fanno parte di un loop
for-of
che termina in anticipo adesso possono chiamare un metodo close() fornito dallo sviluppatore, agevolando la risposta al termine di un’iterazione.
Symbol.species
rende la creazione di sottoclassi di classi incorporate come Array e RegExp più potente consentendo ai costruttori personalizzati di essere chiamati per gli oggetti derivati.
Le sottoclassi RegExp possono sovrascrivere il metodo
exec()
per modificare l’algoritmo di corrispondenza, agevolando la scrittura di sottoclassi personalizzate.
I siti adesso possono implementare il proprio metodo
Symbol.hasInstance()
per personalizzare il comportamento dell’operatore instanceof.
I siti possono ora recuperare un oggetto Client di service worker usando
Clients.get(id)
.
ServiceWorker.postMessage()
adesso attiva un
ExtendableMessageEvent
su
ServiceWorkerGlobalScope
, consentendo al messaggio di prolungare la durata del service worker e di fornire origini dei messaggi più precise.
L’attributo
referrerpolicy
HTML permette ai siti di controllare quali informazioni vengono inviate nelle intestazioni dei riferimenti degli elementi <a>, <area>, <img> e <iframe>.
L’attributo
UIEvents KeyboardEvent |key|
consente ai siti di
determinare in modo affidabile il significato del tasto che viene premuto
.
I siti adesso possono rilevare la durata dei contesti audio offline in batch tramite l’attributo
OfflineAudioContext.length
.
Altre modifiche
La possibilità di personalizzare il messaggio mostrato nella finestra di dialogo onbeforeunload
è stata eliminata
per proteggere gli utenti da siti Web dannosi e allinearsi con il comportamento di altri browser.
Chrome su Android ora utilizza la stessa pipeline multimediale come desktop Chrome, migliorando il supporto WebAudio e consentendo ai siti di interagire con la velocità di riproduzione sui tag <audio> e <video>.
L’ultima versione di Chrome migliora l’interoperabilità delle animazioni Web supportando elenchi di valori e rimuovendo i nomi con trattino nei fotogrammi chiave.
Chrome ora
richiede uno stile bordo
per colorare le immagini dei bordi, migliorando la conformità alle
specifiche
e l’interoperabilità.
Adesso è possibile utilizzare le percentuali per le
dimensioni dei flex item secondari.
La crittografia basata su DHE è stata resa obsoleta e sarà rimossa in Chrome 52
a favore della crittografia ECDHE
per migliorare la sicurezza TLS.
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