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Microscopio a realtà aumentata per il rilevamento tumorale
28 maggio 2018
Pubblicato da Martin Stumpe, Technical Lead e Craig Mermel, Product Manager, Google Brain Team
Le applicazioni del
deep learning
nella medicina, incluse l'
oftalmologia
, la
dermatologia
, la
radiologia
e la
patologia
, hanno recentemente dimostrato un grande potenziale sia nell'aumentare l'accuratezza che nel mettere a disposizione dei pazienti di tutto il mondo cure sanitarie di qualità. A Google abbiamo anche
pubblicato studi
i cui risultati dimostrano che una
rete neurale convoluzionale
è in grado di rilevare le metastasi del cancro al seno nei linfonodi con un livello di precisione paragonabile a quello di un patologo esperto. Tuttavia, poiché la visualizzazione diretta del tessuto tramite microscopio ottico composto rimane il mezzo predominante con cui i patologi diagnosticano la malattia, un ostacolo critico all'adozione diffusa del deep learning in questo campo è la necessità di avere rappresentazioni digitali del tessuto microscopico.
Oggi, durante un intervento all'Annual Meeting of the American Association for Cancer Research (
AACR
), accompagnato dal paper “
An Augmented Reality Microscope for Real-time Automated Detection of Cancer
” (in fase di revisione), descriviamo un prototipo della piattaforma Augmented Reality Microscope (ARM) che riteniamo possa accelerare e diffondere l'adozione degli strumenti di deep learning da parte dei patologi a livello globale. La piattaforma consiste in un microscopio ottico modificato che consente l'analisi delle immagini in tempo reale e la presentazione dei risultati degli algoritmi di machine learning direttamente nel campo visivo. È importante sottolineare che ARM può essere retrofittato nei microscopi ottici presenti negli ospedali e nelle cliniche di tutto il mondo utilizzando componenti a basso costo e già disponibili, senza dover disporre delle versioni digitali delle intere diapositive istologiche esaminate.
I moderni componenti computazionali e i modelli di deep learning, come quelli basati su
TensorFlow
, permetteranno a un'ampia gamma di modelli preaddestrati di funzionare su questa piattaforma. Come nel caso dei microscopi analogici tradizionali, l'utente vede il campione attraverso l'oculare. Un algoritmo di machine learning proietta il suo output nel percorso ottico in tempo reale. Questa proiezione digitale viene sovrapposta visivamente all'immagine originale (analogica) del campione per aiutare l'utente a localizzare o quantificare le caratteristiche di interesse. È da notare che gli aggiornamenti del calcolo e del feedback visivo sono rapidi: l'attuale implementazione viene eseguita a circa 10 fotogrammi al secondo, pertanto l'output del modello si aggiorna ininterrottamente mentre l'utente esegue la scansione del tessuto spostando la diapositiva e/o modificando l'ingrandimento.
Sinistra: panoramica schematica di ARM. La fotocamera digitale acquisisce lo stesso campo visivo (FoV) dell'utente e passa l'immagine a un'unità di calcolo collegata in grado di eseguire l'inferenza in tempo reale di un modello di machine learning. I risultati sono riportati su un display AR personalizzato in linea con la lente oculare che proietta l'output del modello sullo stesso piano della diapositiva. Destra: una foto del nostro prototipo retrofittato in un tipico microscopio ottico clinico.
In linea di massima, ARM può fornire un'ampia gamma di feedback visivi, inclusi testo, frecce, contorni, mappa termica o animazioni, ed è in grado di eseguire molti tipi di algoritmi di machine learning volti a risolvere problemi come la rilevazione di oggetti, la quantificazione o la classificazione.
A dimostrazione della potenziale utilità di ARM, lo abbiamo configurato per eseguire due diversi algoritmi di rilevamento tumorale: uno per le metastasi del cancro al seno nei campioni di linfonodi e un altro per il cancro alla prostata nei campioni di prostatectomia. Questi modelli vengono eseguiti con ingrandimenti compresi tra 4 e 40x e il risultato di un determinato modello viene visualizzato delineando le regioni tumorali rilevate con un contorno verde. Questi contorni aiutano a richiamare l'attenzione del patologo sulle aree d'interesse senza oscurare l'aspetto delle cellule tumorali sottostanti.
Esempio di visualizzazione con la lente ARM. Queste immagini mostrano esempi del modello di metastasi linfonodali con obiettivi del microscopio 4x, 10x, 20x e 40x.
Anche se entrambi i modelli tumorali sono stati originariamente addestrati su immagini dello scanner a diapositiva intera e con una configurazione ottica significativamente diversa, i modelli hanno funzionato molto bene con ARM senza ulteriori riaddestramenti. Ad esempio, il modello di metastasi linfonodali presentava un'area al di sotto della curva (AUC) pari a 0,98 e il nostro modello di cancro alla prostata presentava una AUC di 0,96 per il rilevamento del cancro nel campo visivo (FoV), se eseguito con ARM, indicando prestazioni leggermente inferiori rispetto a quelle ottenute con WSI. Riteniamo probabile che le prestazioni di questi modelli possano essere ulteriormente migliorate continuando l'addestramento sulle immagini digitali acquisite direttamente dall'ARM.
Crediamo che ARM abbia un enorme potenziale nella medicina globale, in particolare per la diagnosi di malattie infettive, tra cui la tubercolosi e la malaria nei paesi in via di sviluppo. Inoltre, anche negli ospedali che adotteranno prossimamente un flusso di lavoro che prevede la patologia digitale, ARM potrebbe essere utilizzato in combinazione con questo flusso in cui gli scanner devono ancora affrontare problematiche importanti o dove è richiesto un rapido turnaround, ad es. citologia, imaging fluorescente o sezioni congelate intraoperatorie. I microscopi ottici si sono dimostrati utili in molti settori oltre alla patologia e crediamo che ARM possa adeguarsi a un'ampia gamma di applicazioni nel campo della medicina, nella ricerca delle scienze biologiche e nella scienza dei materiali. Siamo entusiasti di poter continuare a scoprire come ARM contribuirà ad accelerare l'adozione del machine learning e ad avere un impatto globale positivo.
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