Questo post mette in evidenza le
considerazioni chiave riguardanti la fiducia degli utenti quando si tratta di autorizzazioni runtime e identificatori hardware, e suggerisce della documentazione sulle
nuove best practice per chiarire quali dovranno essere gli obiettivi a cui puntare nello sviluppo di un’app.
Modifiche alle autorizzazioni
Con Marshmallow,
le autorizzazioni sono state spostate dall’installazione al runtime. Si tratta di un cambiamento obbligatorio per SDK 23+, il che significa che interesserà tutti gli sviluppatori e tutte le applicazioni create per Android 6.0. La tua app dovrà essere aggiornata comunque; la sfida consiste nel completare questa transizione accortezza.
Le autorizzazioni runtime comportano che la tua app possa ora richiedere l’accesso alle informazioni sensibili nel contesto in cui verrà utilizzata. Questo ti offre la possibilità di spiegare la necessità dell’autorizzazione senza spaventare gli utenti con un lungo elenco di richieste.
Le autorizzazioni sono ora organizzate in gruppi; ciò permette agli utenti di prendere una decisione informata senza la necessità di comprendere il gergo tecnico. Avendo la possibilità di decidere, gli utenti possono optare per non concedere un’autorizzazione o per revocarne una concessa in precedenza. Di conseguenza, la tua app dovrà essere congegnata in modo ottimale per gestire le chiamate API che richiedono autorizzazioni che potrebbero essere state negate ed essere compilata per la gestione “graceful” degli errori, così da permettere agli utenti di interagire comunque con le altre parti dell’app.
Modifiche negli identificatori
L’altro aspetto che ha conseguenze sulla fiducia degli utenti consiste nella salvaguardia dei loro dati. In Marshmallow abbiamo disattivato l’accesso ad alcune tipologie di dati al fine di incentivare gli sviluppatori a concentrarsi su questo aspetto.
Tuttavia,
Google Play Services fornisce ora degli ID di istanza, che identificano l’istanza di un’applicazione in esecuzione su un dispositivo. Gli ID di istanza rappresentano un’alternativa affidabile agli ID hardware senza possibilità di azzeramento e associati all’ambito del dispositivo, in quanto non permangono in seguito a un ripristino di fabbrica e sono associati all’ambito di un’istanza dell’app. Per ulteriori informazioni, consultare la guida
What is Instance ID? sul sito Google Developers.
Le novità in arrivo
La fiducia degli utenti dipende in gran parte da ciò che vedono e che provano. Una cattiva gestione delle autorizzazioni e degli identificatori aumenta il rischio di tracking indesiderato/inintenzionale, e può fare insorgere negli utenti la sensazione che la tua app non si curi affatto di loro. Quindi, per aiutarti a raggiungere un risultato ottimale, abbiamo creato della nuova documentazione che dovrebbe permettere agli sviluppatori di essere certi che la loro app funzioni in modo corretto per gli utenti.
Buona programmazione! Ti auguriamo utenti soddisfatti e recensioni positive per le tue app. :)