Google Developers Italia: novembre 2017

Il framework di Gmail Add-ons è ora disponibile per tutti gli sviluppatori

29 novembre 2017

code { background-color: transparent }Originariamente pubblicato da Wesley Chun, G Suite Developer Advocate del G Suite Blogabbiamo creato un’anteprima per Gmail Add-onsschede di contestogetContextualAddOn()createExpensesCard()submitForm()documentazionecodelabExpenseItcompilare questo modulo

Cloud Firestore per gli sviluppatori Realtime Database

27 novembre 2017

code { background-color: transparent }Pubblicato da Todd Kerpelman, Developer Advocate

grandi novitàFirebase Realtime DatabaseQual è differenza con Cloud Firestore?nostra documentazioneQuery migliori e dati più strutturati1documentimapperaccolte

shallow

In questo esempio il documento sopra può essere recuperato senza portarsi dietro i documenti delle sottoraccolte seguenti

Città archiviate in Realtime Database

Creazione di un campo combined state_and_population solo per le query

Progettato per la scalabilitàmaggior parteapp più popolari2Recupero manuale semplificato dei dati.onceSupporto multi-regione per una maggiore affidabilitàPiani tariffari diversiquantitàsignificativamente 3numero4sezione tariffarioMotivi per continuare a usare Realtime Database

Realtime Database probabilmente ha una latenza leggermente migliore, generalmente non di molto (forse un paio di centinaia di millisecondi dal database al client), ma se vuoi un database con aggiornamenti affidabili a bassa latenza per alimentare un'applicazione che risulti istantanea, allora prendi in considerazione Realtime Database.

Realtime Database include il supporto nativo per presenza, ossia ti notifica quando un utente è online oppure offline. Anche se abbiamo trovato una soluzione per Cloud Firestore, ancora non ci soddisfa.

Come abbiamo già notato, secondo il piano tariffario di Cloud Firestore le applicazioni che eseguono un numero molto elevato di piccole letture e scritture al secondo per client potrebbero essere significativamente più costose di Realtime Database per un'applicazione simile.

Cloud Firestore è ancora un prodotto beta. Realtime Database è disponibile da quattro anni ed è stato testato per lungo e per largo da centinaia di migliaia di applicazioni a livello di produzione. Cloud Firestore è stato utilizzato a livello di produzione negli ultimi mesi da diverse dozzine di applicazioni. Nonostante alcune di queste app, come HomeAway e Hawkin Dynamics, siano già disponibili al pubblico e si comportino bene, ci saranno probabilmente problemi o casi limite con Cloud Firestore che ancora non abbiamo scoperto.

Il tl;dr: dimmi solo cosa devo usare!nuovegià5Vuoi iniziare?documentazionenostreappcampionecodelab interattivivideosu comecominciarecanali di supportogoogle-cloud-firestore e firebaseNote

Soggetto alle norme di sicurezza, naturalmente ↩
Non è ancora un termine ufficiale per indicare la capacità di un database. ↩
Circa 27 volte più economico, se parliamo di archiviazione dei dati ↩
Per inciso però, personalmente ritengo che i nuovi piani tariffari mi aiutino a stimare i costi in modo più semplice, e ciò non mi dispiace. ↩
Anche se abbiamo una Guida di migrazione molto utile. ↩

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È la sicurezza a incrementare l'adozione del cloud e non il contrario

24 novembre 2017

code { background-color: transparent }Pubblicato da Rob Sadowski, Trust & Security, Google Cloud Scarica il rapporto globale redatto per conto di Google Cloud in collaborazione con MIT SMR Custom Studio.scaricare il rapporto

Quali sono i principali carichi di lavoro aziendali che i responsabili hanno detto di aver già implementato sul cloud? Cosa prevedono di implementare?

Quali tipi di dati i responsabili pensano di ospitare con maggiore probabilità nel cloud?

Ciò differisce per i settori in cui i dati sono fortemente regolamentati? La loro prima esperienza o la maturità del cloud influenza le percezioni sulla sicurezza del cloud? Le minacce sono reali o solo percepite?

Quali sono i livelli di scetticismo in relazione alla sicurezza (raggruppati per funzione lavorativa, responsabilità e dimensione dell'impresa)?

Cosa c'è in realtà dietro questo salto di fiducia nei confronti della sicurezza del cloud? Queste organizzazioni come prendono le loro decisioni sulla valutazione della sicurezza?

Quali sono i principali requisiti di sicurezza segnalati dai responsabili per le loro organizzazioni?

leggi il rapporto globale

Porta Google Hash Code nella tua community: registra il tuo hub oggi stesso

22 novembre 2017

Hash Codeg.co/hashcoderegistrando il tuo hub Hash Code 2018 oggi stesso

ottimizzare come i video vengono pubblicati onlinehub Hash Codefoto degli hubPerché avete deciso di organizzare un hub?Qual è stato il processo di configurazione dell'hub?
Qual è la cosa più bella di ospitare un hub?

Android Studio 3.0

20 novembre 2017

code { background-color: transparent }Pubblicato da Jamal Eason, Product Manager, Android

Novità di Android Studio 3.0Sviluppo

Linguaggio di programmazione Kotlin - Come annunciato in occasione di Google I/O 2017, il linguaggio di programmazione Kotlin è ora ufficialmente supportato per lo sviluppo Android. È un linguaggio espressivo, conciso e interoperativo con i linguaggi e i runtime già esistenti in Android, vale a dire che puoi utilizzarne quanto ne desideri all'interno della tua app. Kotlin è un linguaggio pronto per la produzione utilizzato da molte app Android oggi popolari su Google Play.
Questa versione di Android Studio è la prima pietra miliare dei bundle di supporto linguistico per Kotlin all'interno dell'IDE. Molte delle funzionalità preferite, come il completamento del codice e l'evidenziazione della sintassi, funzionano bene in questa versione e continueremo ad apportare miglioramenti alle restanti funzioni dell'editor anche nella prossima release. Puoi decidere se aggiungere Kotlin al tuo progetto utilizzando lo strumento di conversione incorporato in Codice → Converti file Java File a file Kotlin o creare un progetto abilitato per Kotlin con la Procedura guidata Nuovo progetto. Per saperne di più sul linguaggio Kotlin, consulta il supporto di Android Studio.

Conversione del linguaggio Kotlin in Android Studio

Caratteristiche del linguaggio Java 8 - Continuiamo a lavorare sul supporto per le funzionalità del linguaggio Java 8 nell'ambito di Android Studio 3.0. Grazie alla toolchain basata sulla migrazione a javac, usare le funzionalità del linguaggio Java 8 nel tuo progetto è ancora più facile. Perché il tuo progetto supporti la nuova toolchain per il linguaggio Java 8, basta aggiornare i livelli di compatibilità di Source e Target a 1.8 nella finestra di dialogo Project Structure. Per saperne di più.

Layout Editor - La struttura ad albero è stata aggiornata con inserimenti di trascinamento delle visualizzazioni migliori e un nuovo pannello per gli errori. Per saperne di più.

Procedura guidata Icona adattiva - La nuova procedura guidata crea un insieme di asset per l'icona di avvio e visualizza l'anteprima della tua icona adattiva con le diverse maschere dello schermo di avvio. Un'altra novità è il supporto per i livelli VectorDrawable. Per saperne di più.

Font XML e font scaricabili - Se usi Android Oreo (API livello 26 e superiore) per le tue app Android, ora poi aggiungere font personalizzati e font scaricabili utilizzando XML con Android Studio 3.0.

Supporto per Android Things - Android Studio 3.0 include un nuovo set di modelli nella procedura guidata Nuovo progetto e nella procedura guidata Nuovo modulo per sviluppare sulla piattaforma Android Things. Per saperne di più.

Aggiornamento della piattaforma IntelliJ - Android Studio 3.0 comprende la versione IntelliJ 2017.1 che offre le seguenti funzionalità: refactoring del linguaggio Java 8, suggerimenti di parametri, evidenziazione semantica, breakpoint trascinabili, ricerca avanzata per il controllo delle versioni e molto altro ancora. Per saperne di più.

Compilazione

Supporto per Instant Apps - Grazie a questa release di Android Studio, puoi aggiungere le funzionalità di Instant Apps al tuo progetto. Già disponibili per lo sviluppo completo all'inizio dell'anno, le Instant Apps sono app Android leggere che possono essere utilizzate senza dover essere installate. Per saperne di più.

Miglioramenti alla velocità di compilazione - Per accelerare ulteriormente la velocità di Gradle per i progetti su ampia scala con molti moduli, abbiamo introdotto una modifica drastica (insolita) nel plugin Android Gradle per migliorare la scalabilità e i tempi di compilazione. Questa è una delle ragioni per cui siamo passati dalla versione Android Studio 2.4 alla 3.0. Pertanto, se ti basavi sulle API fornite dal plugin Gradle precedente, ora dovrai convalidarne la compatibilità con il nuovo plugin e migrare alle nuove API. Per testarle, aggiorna la versione del plugin nel tuo file build.gradle. Per saperne di più.

Repository Maven di Google - Per agevolare aggiornamenti più piccoli e veloci, Android Studio 3.0 utilizza Repository Maven di Google come impostazione predefinita, invece di utilizzare l'SDK Manager di Android per trovare gli aggiornamenti per Android Support Library, Google Play Services e le dipendenze Maven di Firebase. Utilizzate in combinazione con l'ultimo strumento della riga di comando SDK Manager e Gradle, le build Continuous Integration dovrebbero migrare al Repository Maven di Google per i futuri aggiornamenti al repository Maven. Per saperne di più.

Testing e debug

Immagini di sistema di Google Play - Abbiamo anche aggiornato le immagini di sistema dell'emulatore per Android Oreo in modo da includere il Google Play Store. La creazione di bundle nel Google Play Store ti consente di eseguire il testing end-to-end di app con Google Play ed è una soluzione pratica per mantenere aggiornati i Google Play Services nel tuo Android Virtual Device (AVD). Proprio come per gli aggiornamenti dei Google Play Services su dispositivi fisici, puoi attivare gli stessi aggiornamenti per gli AVD.

Google Play Store nell'Android Emulator

Per garantire la sicurezza delle app e un'esperienza uniforme sui dispositivi fisici, le immagini di sistema dell'emulatore incluse nel Google Play Store sono firmate da una chiave di rilascio. Ciò significa che non sarai in grado di ottenere privilegi elevati. Pertanto, se hai bisogno di privilegi a questo livello (root) per la risoluzione di problemi relativi all'app, puoi utilizzare le immagini del sistema dell'emulatore Android Open Source Project (AOSP) che non includono app o servizi Google. Per saperne di più.

Supporto per OpenGL ES 3.0 nell'Android Emulator - L'ultima versione di Android Emulator include il supporto di OpenGL ES 3.0 per le immagini di sistema di Android Oreo nonché gli altri miglioramenti importanti alle prestazioni grafiche di OpenGL ES 2.0 per le immagini di sistema di emulatori meno recenti. Per saperne di più.

App Bug Reporter nell'Android Emulator - Per segnalare i bug presenti nell'app, abbiamo aggiunto un metodo più semplice che genera segnalazioni di bug nell'Android Emulator con tutte le impostazioni di configurazione e lo spazio necessari per documentare i tuoi passaggi di riproduzione. Per saperne di più.

Supporto proxy in Android - Se usi un proxy per accedere a Internet, abbiamo aggiunto un'interfaccia utente che consente di gestire le impostazioni proxy HTTP utilizzate dall'emulatore. Per saperne di più.

Quick Boot di Android Emulator (Canary) - Una delle problematiche di cui ci parlano più spesso è che i tempi di avvio dell'emulatore sono troppo lunghi. A questo riguardo siamo lieti di poter annunciare l'anteprima di una nuova funzionalità, chiamata Quick Boot, che affronta questa problematica accelerando significativamente i tempi di avvio dell'emulatore. Dopo averla abilitata, il primo avvio di un AVD sarà a freddo (come nel caso dell'accensione di un dispositivo), ma tutti i successivi avvii saranno veloci e il sistema viene ripristinato nello stesso stato in cui è stato chiuso l'emulatore (simile alla riattivazione di un dispositivo). Per provarlo, accertati che sia sul canale della release dell'aggiornamento canary e allora troverai v26.2.0 dell'Android Emulator nell'SDK Manager. Per saperne di più.

Debug dell'APK - Android Studio 3.0 consente di eseguire il debug di qualsiasi APK. Questa funzionalità è particolarmente utile per chi utilizza il codice Android C++ in un altro IDE ma vuole eseguire il debug e analizzare l'APK nel contesto di Android Studio. Finché disponi di una versione debuggable dell'APK, potrai utilizzare le nuove funzionalità di debug per analizzare, profilare ed eseguire il debug dell'APK. Inoltre, se hai accesso alle fonti dell'APK, puoi collegarle al flusso di debug dell'APK per un'operazione di debug più affidabile. Per iniziare, basta selezionare Profilo o debug APK dalla Schermata iniziale di Android Studio o File → Profilo o debug APK. Per saperne di più.

Debug dell'APK

Layout Inspector - In questa versione, Layout Inspector presenta alcuni miglioramenti aggiuntivi, tra cui un migliore raggruppamento delle proprietà in categorie comuni oltre alla funzionalità di ricerca presente sia nell'albero di visualizzazione sia nei pannelli delle proprietà. Per saperne di più.

Device File Explorer - Il nuovo Device File Explorer in Android Studio 3.0 ora ti consente di visualizzare la struttura dei file e delle directory del dispositivo o dell'emulatore Android. Durante il testing dell'app, puoi velocemente visualizzare in anteprima e modificare i file di dati delle app direttamente in Android Studio. Per saperne di più.

Supporto per Android Test Orchestrator - Se utilizzato con AndroidJUnitRunner 1.0 o versioni successive, il plugin per Android Gradle 3.0 supporta l'uso dell'Android Test Orchestrator. L'Android Test Orchestrator consente a ciascuno dei test di un'applicazione di essere eseguiti all'interno della propria strumentazione. Per saperne di più.

Ottimizzazione

Android Profiler - Android Studio 3.0 include una nuova suite di strumenti per risolvere bug di prestazioni all'interno dell'app. Abbiamo completamente riscritto il precedente set di strumenti Android Monitor e lo abbiamo sostituito con Android Profiler. Dopo aver distribuito l'app su un dispositivo o un emulatore in esecuzione, fai clic sulla scheda Android Profiler così avrai accesso a una visualizzazione unificata in tempo reale delle attività della CPU, memoria e rete dell'app. Ogni evento di prestazione è mappato sulla timeline dell'evento dell'UI per evidenziare gli eventi di tocco, le pressioni dei tasti e i cambiamenti di attività in modo da avere basi più solide per sapere quando e perché sia avvenuto un determinato evento. Fai clic su ogni timeline per scoprire ogni aspetto delle prestazioni della tua app. Per saperne di più.

Android Profiler - Visualizzazione della timeline combinata

CPU Profiler

Memory Profiler

Network Profiler

Miglioramenti all'APK Analyzer - Abbiamo aggiunto altri miglioramenti all'APK Analyzer per consentirti di ottimizzare ulteriormente le dimensioni dell'APK. Per saperne di più.

Sviluppo

Compilazione

Ottimizzazione

Per ulteriori informazioni, ti segnaliamo queste note sulla versione.

Come iniziare

Download

Testing e debug

pagina ufficiale di downloadsegnalarci il problemaGoogle+Twitter .floatimg img { float:right; width: 30%; margin: 0; border: 0; padding: 10px 0 10px 0; } .blogimg1 img { width: 100%; margin: 0; border: 0; padding: 10px 0 10px 0; } .blogimg2 img { width: 70%; margin: auto; border: 0; padding: 10px 0 10px 0; display: block; } .blogimg3 img { width: 100%; margin: 0; border: 0; padding: 10px 0 10px 0; } .blogimg4 img { width: 100%; margin: 0; border: 0; padding: 10px 0 10px 0; } .blogimg5 img { width: 100%; margin: 0; border: 0; padding: 10px 0 10px 0; } .blogimg6 img { width: 100%; margin: 0; border: 0; padding: 10px 0 10px 0; } .blogimg7 img { width: 100%; margin: 0; border: 0; padding: 10px 0 10px 0; } .blogimg8 img { width: 100%; margin: 0; border: 0; padding: 10px 0 10px 0; } .blogimg9 img { width: 100%; margin: 0; border: 0; padding: 10px 0 10px 0; } .blogimg10 img { width: 100%; margin: 0; border: 0; padding: 10px 0 10px 0; } .blogimg11 img { width: 100%; margin: 0; border: 0; padding: 10px 0 10px 0; } .blogimg12 img { width: 100%; margin: 0; border: 0; padding: 10px 0 10px 0; } .grid { display: grid; grid-template-columns: 50% 50%; } .box { }

GCP Podcast raggiunge i 100 episodi, ecco qui i 10 più popolari

17 novembre 2017

code { background-color: transparent }Pubblicato da Mark Mandel e Francesc Campoy Flores, Developer AdvocateFrancescMarkGoogle Cloud Platform PodcastWe Got a PodcastGoogle Cloud PlatformVint Cerf10. #93 What's AI with Melanie Warrick 9. #82 Prometheus with Julius Volz 8. #90 Office of the CTO with Greg DeMichillie 7. #56 A Year in Review6. #76 Kubernetes 1.6 with Daniel Smith5. #62 Cloud Spanner with Deepti Srivastava4. #71 Cloud Machine Learning Engine with Yufeng Guo 3. #75 Container Engine with Chen Goldberg 2. #91 The Future of Media with Machine Learning with Amit Pande 1. #88 Kubernetes 1.7 with Tim Hockin gcppodcast.com

Presentazione di Mobile Excellence Award per premiare le migliori esperienze sul web mobile

15 novembre 2017

code { background-color: transparent }Pubblicato da Shane Cassells, mSite Product Lead, EMEAawwwards.comLinee guida mobili1aspettative23quiNote

Google Data, Aggregated, anonymized Google Analytics data from a sample of mWeb sites opted into sharing benchmark data, n=3.7K, Global, March 2016 ↩
Google Research, Webpagetest.org, Global, sample of more than 900,000 mWeb sites across Fortune 1000 and Small Medium Businesses. Testing was performed using Chrome and emulating a Nexus 5 device on a globally representative 3G connection. 1.6Mbps download speed, 300ms Round-Trip Time (RTT). Tested on EC2 on m3.medium instances, similar in performance to high-end smartphones, Jan. 2017. ↩
Akamai.com, Online Retail Experience Report 2017 ↩

Anteprima per sviluppatori di Android 8.1

13 novembre 2017

code { background-color: transparent }Pubblicato da Dave Burke, VP di Engineering

Android GoAPI Neural NetworksdicembreProgramma Android Betadispositivi Pixel 2 e Pixel 2 XLNovità di Android 8.1

Ottimizzazioni della memoria e targeting di Android Go. Android 8.1 offre una serie di ottimizzazioni della memoria per le configurazioni Android Go (con massimo 1 GB di memoria). Abbiamo anche aggiunto nuove costanti di funzionalità hardware in modo da eseguire una distribuzione mirata delle applicazioni, e l'APK distingue i dispositivi normali o con poca RAM che eseguono Android 8.1 e versioni successive.

API Neural Networks. Nell’ambito del nostro impegno per portare l'intelligenza artificiale ad Android, abbiamo aggiunto l'API Neural Networks tramite l'NDK. Consente operazioni di inferenza hardware accelerate sui dispositivi supportati. Abbiamo progettato l'API Neural Networks come livello base per i framework ML come TensorFlow Lite, ossia il prossimo framework ML multipiattaforma di Google per dispositivi mobili, oltre a Caffe2 e altri ancora. Resta sintonizzato per le novità su TensorFlow Lite.

Compilazione automatica ottimizzata. Consente di semplificare il lavoro dei gestori di password e di altri servizi di compilazione automatica grazie al framework di compilazione automatica. Ad esempio, abbiamo aggiunto il supporto per ulteriori personalizzazioni UI della finestra di dialogo Salva, oltre a setAutofillOptions() per gli utenti che vogliono impostare la scadenza della carta di credito in una casella di selezione.

API Shared memory. Questa nuova API consente alle app di allocare memoria condivisa per un accesso più veloce ai dati comuni. Le applicazioni possono mappare la memoria condivisa anonima e gestire i controlli di protezione utilizzando l'API SharedMemory. L'API è parcelable, AIDL di semplice utilizzo, ed espone funzionalità utili come la rimozione delle autorizzazioni di scrittura.

sito Android 8.1report diffriferimento all'API aggiornataTestare le tue app su Android 8.1dicembreAndroid BetaCreare nuove funzionalità e APIAndroid 8.1 per sviluppatorisito Android Oreocompilazione automaticafornire suggerimenti chiaricreare un'associazione tra il sito web e l'app mobilePixel Visual CoreCONTROL_ENABLE_ZSLAccelerare lo sviluppo con Android StudioAndroid Studio 3.0disponibile sul canale stabilestrumenti per il profiling delle prestazionilinguaggio di programmazione KotlinInstant Appsfont XMLfont scaricabiliicone adattiveAndroid Support Library 27.0.0Repository Maven di GoogleContentPagerwrapperAmbientModenote sulla versionecompileSdkVersiontargetSdkVersionguidaPubblicare i tuoi aggiornamenti su Google Playfunzionalità di testing betarollout in fasiCondividi con noi il tuo feedback!farci sapere la tua opinionepiattaforma e strumenti Androidcompatibilità con le applicazioniSDK e strumenti di terze partiproblemi relativi all'API Neural Networkscommunity Android Developercommunity Android Beta .imgfloat img { float:right; width: 30%; margin: 0; border: 0; padding: 10px 0 10px 0; }

È tornato il Concorso Indie Games di Google Play in Europa. Iscriviti subito.

10 novembre 2017

code { background-color: transparent }Pubblicato da Adriana Puchianu, Developer Marketing Google Playsuccesso dello scorso annoConcorso annuale Indie Games di Google PlayPremi per finalisti e vincitori

Un viaggio a Londra per presentare il tuo gioco alla Saatchi Gallery

Campagne di marketing digitale pagate per un valore massimo di 100.000 euro

Campagne "influencer" per un valore massimo di 50.000 euro

Posizionamenti premium su Google Play

Promozione pubblicitaria sui canali di marketing di Android e Google Play

Biglietti per Google I/O 2018 e altri eventi importanti nel settore

L'ultimissimo hardware Google

Premi speciali per i migliori giochi Unity

Come partecipare al concorsopartecipare al concorsotermini e condizioni

Vieni anche tu all'evento finaleevento showcase finaleIscriviti subitoulteriori informazioni e iscriverti subito al Concorso Indie GamesQuanto ti è stato utile questo post? ★ ★ ★ ★ ★

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AMP: due anni di pagine web che mettono l’utente al primo posto – Progetto Accelerated Mobile Pages

8 novembre 2017

code { background-color: transparent }
È difficile credere che siano passati due anni da quando i publisher e le piattaforme hanno iniziato a cooperare per lanciare il progetto open source Accelerated Mobile Pages (AMP). La velocità e l'esperienza utente rimangono più importanti che mai su tutto il web, con il 53% dei siti mobili che vengono abbandonati se richiedono più di 3 secondi per il caricamento. In due anni abbiamo visto il progetto passare da pochi partner iniziali a oltre 25 milioni di domini di siti web che hanno pubblicato oltre 4 miliardi di pagine AMP. Non solo è aumentato il numero di pagine create con AMP, ma è aumentata anche la loro velocità. Il tempo mediano per il caricamento di una pagina AMP dalla Ricerca Google è inferiore a mezzo secondo. Anche se siamo entusiasti dell'impatto che AMP ha avuto finora, sappiamo che c'è ancora molto da fare insieme.

Più utenti, più coinvolgimento, più entrate

In due anni i siti web hanno creato oltre 4 miliardi di pagine AMP offrendoci quindi una comprensione concreta del loro effetto sulla velocità, sul coinvolgimento e sulle entrate. Uno studio di prossima pubblicazione, Forrester Consulting Total Economic Impact™ (commissionato da Google), ha riscontrato che AMP porta a un aumento del traffico dei siti web del 10% con il raddoppio del tempo trascorso nella pagina. Per i siti web e-commerce che usano AMP, lo studio ha anche rilevato un aumento del 20% nelle conversioni di vendita rispetto alle pagine non-AMP.

Lo studio completo sarà pubblicato nelle prossime settimane, ma è il terzo studio indipendente di ricerca a indicare che i publisher e i siti web e-commerce ottengono un coinvolgimento ed entrate superiori grazie ad AMP. La settimana scorsa Stone Temple, una società di consulenza di marketing, ha osservato un aumento di traffico, CPM e/o un aumento di entrate mobili per la maggior parte dei publisher e siti e-commerce con cui ha parlato. Chartbeat ha anche riscontrato che i lettori interagiscono con un contenuto AMP il 35% più a lungo rispetto ai contenuti standard del web mobile in un rapporto pubblicato a giugno.

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I dati recenti di DoubleClick Ad Exchange indicano che anche gli inserzionisti stanno ottenendo prestazioni migliori sulle pagine AMP. L'85% dei publisher ha rilevato un tasso maggiore di visualizzazioni e di click-through sulle pagine AMP rispetto a quelle non-AMP. Conseguentemente gli inserzionisti sono disposti a pagare di più per questi posizionamenti di annunci e il 62% dei publisher AMP riscontra eCPM più elevati nelle pagine AMP monetizzate.¹ Siamo entusiasti di vedere questa tendenza in continua crescita grazie al Progetto AMP che fa ulteriori investimenti per portare la velocità di AMP nella creazione e pubblicazione di annunci sul web. Il supporto per i modelli di business esistenti dei publisher è anche un aspetto fondamentale del progetto e sin dall'inizio del 2016 AMP ha supportato i paywall nei loro siti per far aumentare il numero degli abbonati.

Grazie alla community

Abbiamo avuto il piacere di vedere molti di voi alla AMP Conf all'inizio di quest'anno a New York. Sulla scia di questo successo, la prossima AMP Conf si terrà ad Amsterdam all'inizio del 2018. Condividere gli ultimi sviluppi di AMP e la possibilità di connetterti personalmente con i collaboratori chiave del progetto dovrebbe giustificare il tuo viaggio (e anche il freddo)! Il prossimo mese comunicheremo i dettagli sulle date e sulla registrazione. Intanto non ti perdere gli ultimi aggiornamenti in caso l'AMP Roadshow dovesse arrivare in una città vicina a te. Saremo in Europa a novembre e in Cina a dicembre.

Il successo di AMP si basa esclusivamente sulle persone che hanno contribuito al progetto. Sia che si tratti di 400 di voi che hanno scritto direttamente il codice oppure degli altri 10.500 che hanno partecipato al progetto su Github, AMP è ciò che è oggi grazie al contributo di ognuno di voi. Anche altre organizzazioni assumono un ruolo sempre più attivo nel sostegno di AMP. Automattic, ad esempio, collabora con noi per migliorare la qualità del plug-in WordPress già da qualche mese. Oltre alla considerevole adozione in tutta la community, i clienti VIP di WordPress.com come The New York Post e PMC hanno ottenuto ottimi risultati nelle loro implementazioni.

Il futuro di AMP

Il futuro è luminoso per AMP. Al di là del successo di publisher e siti e-commerce, abbiamo visto un numero sempre crescente di modi di utilizzare AMP da parte dei siti web, compresa la combinazione di AMP e Progressive Web App (PWA) e la creazione di un intero sito su tutti i dispositivi con AMP. Siti web come Mynet hanno creato PWA che sfruttano le pagine AMP per semplificare lo sviluppo e garantire tempi di caricamento rapidi nelle loro pagine. Altri come Spiegel Daily hanno costruito l'intero sito utilizzando AMP per garantire un'esperienza utente ottimale su tutti i dispositivi.

Per semplificare lo sviluppo di pagine AMP fantastiche abbiamo creato AMP Start, una fonte per modelli e componenti AMP interamente progettati e pronti all'uso. La scorsa settimana AMP Start ha rilasciato nuovi modelli di e-commerce che supportano sia i siti con vetrine di molti prodotti che le esperienze di vendita al dettaglio. Altri modelli per diversi casi di uso saranno lanciati prossimamente, inclusi quelli per i business locali e le riviste digitali.

ampstart_home@2x

Ringraziamo dunque tutti coloro che hanno reso possibile il successo di AMP, specialmente i 400 e oltre di voi che hanno contribuito direttamente al progetto con il loro codice. Non vediamo l'ora di scoprire cosa porterà questo progetto nel futuro mentre continuiamo a migliorare la qualità dell'esperienza utente su tutto il web. Ci auguriamo di vedere molti di voi ad Amsterdam a febbraio. A presto!

Pubblicato da David Besbris, VP Google Search, AMP Project Lead di Google

¹L'aumento può dipendere dall'implementazione dell'annuncio.

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